Nell’ambito dell’attenzione al sociale della Chiesa cattolica italiana, un Centro di primo ascolto è una istituzione creata e gestita dalla Caritas per incontrare e aiutare le persone che vivono situazioni di disagio. Un Centro di ascolto svolge le seguenti funzioni:

  • accoglienza di quanti si presentano, indipendentemente dalla razza, dal sesso, dalla religione;
  • ascolto, attraverso l’opera  di operatori volontari che, a nome della comunità cristiana, si impegnano ad ascoltare e comprendere con attenzione i racconti anche di sofferenza degli utenti;
  • orientamento verso  risposte o soluzioni presenti sul territorio. Un primo livello di orientamento, normalmente possibile, coincide con l’informazione circa i patronati, i servizi sociali, i centri di accoglienza presenti sul territorio;
  • presa in carico della persona e del suo caso attraverso:
    • prima risposta, in termini di cibo, vestiario, ecc.;
    • sensibilizzazione della comunità cristiana per la ricerca di una soluzione a lungo termine del disagio.

L’attività di un Centro di ascolto non si esaurisce nella relazione con le persone incontrate, implica un’interazione con il territorio finalizzata a individuare le possibili risposte ai bisogni, sollecita una comunicazione con la comunità tesa a renderla più consapevole e corresponsabile nei confronti delle povertà accolte.

L’efficacia di un Centro di ascolto non si misura nel numero delle situazioni “risolte” ma nell’apporto fornito alla costruzione di una comunità capace di condividere i bisogni per restituire dignità alle persone.

Nella nostra Parrocchia, il Centro di ascolto, nasce per opera di alcuni volontari che si sono messi a disposizione della comunità di Campagnola per cercare di avvicinare, incontrare e aiutare quanti vivono in situazione di disagio. La connotazione del nostro centro è da subito stata quella di punto di riferimento per stranieri che a noi si sono rivolti, e continuano a farlo, alla ricerca di lavoro e di generi di prima necessità. Negli anni si sono costruite relazioni molto significative con alcune persone che abbiamo conosciuto perché la relazione di aiuto “muove” non solo chi chiede, ma anche e soprattutto, chi cerca di dare risposte vere ed efficaci. Purtroppo non siamo riusciti a coinvolgere efficacemente la comunità  se non per la raccolta mensile di generi alimentari.

La mancanza di volontari (siamo solo in 6 distribuiti sui due giorni di apertura) non sempre ci permette di concretizzare come vorremmo il nostro compito: colloqui,  progetti, iniziative con il territorio, supporto e consulenza. Siamo però in grado di fornire notizie utili e dare indicazioni precise ed esaurienti.

Troppo spesso ci limitiamo alla raccolta e distribuzione di capi di abbigliamento, accessori smessi che ci vengono consegnati in aggiunta alla distribuzione di cibo ricevuto dalla comunità  europea e di quello raccolto in Chiesa in occasione della domenica di adorazione e della  generosità (la domenica successiva al primo venerdì del mese).

Ci piacerebbe che persone disponibili e interessate, si aggregassero a noi in modo da poter offrire un servizio sempre più attento all’accoglienza e all’ascolto. Spesso pensiamo che dare qualcosa di materiale sia la cosa più importante, ma non sempre è vero: il bisogno di essere accolti  senza essere giudicati è forse la cosa più importante per ogni persona sia o non sia essa in situazione di disagio.

Aperto il Martedì e il Venerdì dalle ore 17.00 alle 18.30
Per informazioni: 035/310792 (Letizia)